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Storia del coro - IRENE

RAFFAELLA

Ciao a tutti, leggendo i racconti e gli aneddoti raccolti mi è venuta voglia di scrivere anche io qualcosa sullo storico coro della Perseveranza!
Sono Raffaella e chi mi conosce può comprendere quanto dovevo essere motivata a scrivere vista la mia seria avversione alla comunicazione multimediale…
Faccio parte del coro della parrocchia da 15 anni, cioè più o meno la metà di quelli presenziati dal mio brontolossissimo e altrettanto dolcissimo marito Nicola detto nicolone per ovvi motivi diciamo…strutturali.
In realtà il mio approccio alla direzione di Massino risale all’età della mia prima comunione in occasione della preparazione dello storico Festival della Gioia.
In seguito un pochino più grandicella partecipai alla serissima (!!!) selezione per la partecipazione al gruppo del coro in preda ad uno stato d’animo paragonabile a quello di un ragazzino alle prese con Maria de Filippi!!!
Scherzo chiaramente, ma ero molto emozionata all’idea di partecipare a quel gruppo di persone che animavano con tanta gioia le messe solenni.
Ho conosciuto così moltissima gente stupenda, amici preziosi. Che bello provare, organizzare, pulire la cantoria, chiacchierare. Crescendo sono cambiate molte cose, qualcuno non è più venuto, molte persone nuove sono arrivate ad arricchire il gruppo…Mi piace ricordare le cene del coro tutti insieme in parrocchia, la meticolosità di Vittorio nella preparazione degli spartiti, gli sbadigli durante le celebrazioni notturne…e qualche ricordo me lo tengo stretto nel mio cassetto segreto…
Vorrei ringraziare perché ho visto che tanti che hanno già scritto qualche riga, hanno ricordato me e Nicola nei loro racconti e questo mi ha emozionato molto; anche io vorrei ricordare qualcuno: la mitica Marina sempre puntuale ad ogni prova e ad ogni messa, Giovanni, Umberto,…la mia principale compagna di chiacchiere Cristina, Irene e Fabrizio dolcissimi,il mio fratellone Gabriele, Beatrice Gualtiero Antonellina, Andrea, Daniela, un tal Riccardo… e tutte le persone speciali e caparbie che nonostante le innumerevoli difficoltà hanno contribuito a mantenere sempre vivo lo spirito del coro.
Un pensiero speciale lo rivolgo alle signore che negli anni si sono avvicinate al coro, la loro energia è un esempio per tutti.
Insieme a  voi sono cresciuta, sono stata confortata nei momenti difficili e a volte mi sono anche molto arrabbiata!!
Adesso non riesco a partecipare molto assiduamente alle prove, ma è bello e interessante osservare come il gruppo cambia, cresce.
Quando mi sono sposata il coro era tutto lì con me e Nicola,documentato dal fotografo semi ufficiale monsiuer claude, e il sacerdote che celebrava, cioè mio zio, alla fine ringraziò il coro della  partecipazione perché aveva sentito che la sua presenza era sincera e che il gruppo comunicava a tutti di essere un gruppo…
Io credo che la magia del coro sia proprio questa e per mantenerla sia sufficiente non perdere mai di vista un semplice ma significativo punto di riferimento: siamo un gruppo parrocchiale che con la sua opera testimonia il valore dell’accoglienza e celebra Nostro Signore cantando e pregando…finchè sarà viva questa magia il coro andrà avanti sempre più!
Spero che altri scrivano della loro esperienza e preparatevi perché Nicola ha una mezza idea di scrivere anche lue “due” righe!!